giovedì 18 dicembre 2014

Il valore della clausura

Intervista alle Carmelitane di Tolentino
di Simone Baroncia

Santa Teresa d’Avila nel libro delle ‘Fondazioni’ ha scritto: “So per esperienza, prescindendo da ciò che ne ho letto in molti libri, il grande vantaggio che deriva ad un’anima quando non si allontana dall’obbedienza. So che da ciò dipende il progresso nella virtù e l’acquisto graduale dell’umiltà; nell’obbedienza sta la sicurezza contro il timore di smarrire la strada del cielo, timore che è bene sia sentito da noi mortali finché dura questa vita; nell’obbedienza sta la pace così apprezzata dalle anime che desiderano piacere a Dio. Se infatti con tutta sincerità esse si sottopongono a questa santa obbedienza e vi assoggettano l’intelletto, non volendo ascoltare altro parere che quello del proprio confessore, e se sono anime di religiosi, del proprio superiore, il demonio cessa di assalirle procurando continue cause di agitazione perché sa ormai che ne uscirà con perdita anziché con guadagno. Parimenti cessano i nostri inquieti movimenti volti sempre a farci agire in base alla nostra volontà e ad asservire la ragione a ciò che è di nostra personale soddisfazione, perché ci ricordiamo di aver decisamente sottomesso il nostro volere a quello di Dio, assoggettandoci a chi ne fa le veci”.
Partendo da questo postulato abbiamo incontrato le carmelitane scalze del monastero di santa Teresa di Tolentino, che celebrano i 50 anni del nuovo Monastero.

domenica 14 dicembre 2014

La Pazienza di Dio

Il video della lectio divina di inizio Avvento

Per chi non ha potuto partecipare pubblichiamo la registrazione della lectio divina di inizio Avvento guidata da padre Giovanni all'Abbadia di Fiastra.

mercoledì 10 dicembre 2014

Nutrire l'uomo nutrire lo spirito - 3

La terza settimana del sussidio per l'Avvento


La delegazione regionale di Azione Cattolica e il C.S.I. delle Marche, anche quest'anno, mettono a disposizione di quanti vogliono vivere con maggiore intensità spirituale il periodo dell'Avvento un sussidio specifico dal titolo evocativo "Nutrire l'uomo, nutrire lo spirito".
Ora disponibile on line e da scaricare la terza parte del sussidio.
Buon cammino.

mercoledì 3 dicembre 2014

Nutrire l'uomo nutrire lo spirito - 2

On line la seconda settimana  

Disponibile da scaricare la seconda parte del sussidio preparato in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano per accompagnare la riflessione personale in questo tempo di Avvento "Nutrire l'uomo, nutrire lo spirito".
Buon cammino.

lunedì 1 dicembre 2014

L'informazione può generare bellezza?

Il secondo appuntamento del ciclo "Educare alla bellezza generativa"

Il video dell'intervento del giornalista RAI Giancarlo Trapanese al secondo appuntamento del ciclo "Educare alla Bellezza Generativa" promosso dalla "Rete per l'Educazione" di cui l'A.C. diocesana fa parte. 

giovedì 27 novembre 2014

Nutrire l'uomo, nutrire lo spirito

Il sussidio dell'Avvento è on line.

Come ormai tradizione da qualche anno, la delegazione regionale di Azione Cattolica e il C.S.I. delle Marche mettono a disposizione di quanti vogliono vivere con maggiore intensità spirituale il periodo dell'Avvento ma non possono partecipare alle tante iniziative comunque in programma in questo periodo, oppure per chi voglia darsi un piccolo spazio anche quotidiano di meditazione, un sussidio di preghiera "Nutrire l'uomo, nutrire lo spirito".
Ogni settimana troverete disponibile sul blog della delegazione regionale e sul nostro blog della formazione il link con il testo da leggere e scaricare. Qui disponibile la prima parte relativa alla prima settimana di Avvento!

venerdì 31 ottobre 2014

Quanto vale la vita umana?

L'assedio della violenza spettacolarizzata è il bisogno di un esame di coscienza
di Luigi Alici
(tratto da Dialoghi n. 3 anno XIV)

Non avremmo mai immaginato un assedio più straziante e intollerabile di questo. La stampa, la televisione e ancora più la rete sono ammorbati, in questi mesi, da un orrendo odore di morte.
Il popolo dei social network, in particolare, al netto di paranoie maniacali da cui sembra invincibilmente attratto, intercetta e rilancia quasi ossessivamente foto e filmati raccapriccianti soprattutto legati a efferate esecuzioni sommarie da parte dei Jihadisti in Iraq.
La tecnologia ci consente di vedere quello che non avremmo mai immaginato: decapitazioni tra sghignazzi osceni, che nessuno accetterebbe mai di lasciar compiere su un animale; ragazze cristiane vendute come schiave, mamme urlanti e bambini yazidi disperati in marcia nel deserto, condannati a morire  o a sopravvivere in quel mix di disperazione e di odio che è l'incubatore perfetto di violenze inimmaginabili.
Il progresso è una medaglia: più aumenta il diametro, più crescono insieme, simultaneamente, le due facce opposte, positiva e negativa.
C'è qualcosa di inquietante in questa strana coabitazione di efficiente tecnologia e di cupa regressione nella barbarie. In molti casi, si ha la sensazione netta che la ferocia sia un ingrediente essenziale della spettacolarizzazione. Si può distruggere una vita con un gesto di crudeltà del tutto immotivata e gratuita, e questo è di per sé un atto gravissimo; lo si può fare, però, anche in modo calcolato e strumentale, perché quel sacrificio non sia "sprecato" ma serva ad un'astuta contabilità di morte, come l'ingrediente più efficace di un'aberrante logica (?) di potere. Questo - se possibile - è ancora peggio. I gironi infernali che sprofondano verso l'abisso del male sembrano non aver mai fine.

lunedì 27 ottobre 2014

Ciò che rende la fede difficile

Vademecum per pellegrini che si stancano spesso
di Jean-Paul Hernandez

Le difficoltà della fede sono le stesse difficoltà dell'amore. Perché la fede è una relazione che vive solo se ama. La Bibbia descrive al fede come un saper rischiare. La si può paragonare al passo in avanti di un corpo umano.
In effetti ogni passo è l'inizio di un precipitare. E' una perdita di equilibrio, una possibile caduta. Il passo è uno squilibrio tra due brevi momenti di equilibrio. Si può dire che il passo è quel "sapere" che trasforma che trasforma la caduta in uno spostamento in avanti. Si vede bene nei bambini piccoli, quando iniziano a "saper camminare". Ogni spostamento della gamba è un terribile rischio! Così è la fede. Essa non cancella l'instabilità umana ma la trasforma in un progresso.
Come il camminare in posizione verticale, la fede è qualcosa di "quasi innato" nell'uomo. Anzi di specifico. Gli antropologi parlano di "homo viator". Eppure è qualcosa che si impara. Senza l'esempio e l'accompagnamento del genitore il bambino camminerebbe in modo molto goffo. Così la fede è accompagnata da un "maestro" che insegna a "saper credere". Questa "madre nella fede" può essere la famiglia, la comunità, un amico, dei testimoni. E' ciò che i primi cristiani hanno chiamato "la Chiesa".
Il cammino del credente non è un evitare i rischi, non è un cercare la stabilità o una quiete - solo un morto è stabile! Il credente è e deve essere uno squilibrato, uno sbilanciato. Il camminare nella fede è quella sapienza che porta il corpo, squilibrio dopo squilibrio, al luogo del suo desiderio. Perciò nella Bibbia l'immagine del credente è quella del pellegrino. Cioè di qualcuno che arriverà alla metà dopo che tanti suoi squilibri saranno diventato amore.

giovedì 23 ottobre 2014

Identità e storia delle Pietre Vive

Se un pagano viene e ti dice: "mostrami la tua fede!", tu portalo in chiesa e mostragli la decorazione di cui è ornata e spiegagli la serie dei sacri quadri. (San Giovanni Damasceno)
Jean-Paul Hernandez
(http://pietrevive.altervista.org/)

Come fare per annunciare il Vangelo ai lontani? Spesso nei luoghi di fede esplicita, dove facciamo “servizio della Parola”, i lontani sono assenti. E invece nei luoghi in cui incontriamo i lontani, rimaniamo a un Vangelo molto “implicito”. Allora dove trovare dei lontani pronti ad ascoltare un annuncio esplicito? Una risposta sorprendente perché molto semplice è: nelle chiese. Proprio nelle nostre chiese.
Noi pensiamo che i non credenti siano “irraggiungibili”, ma in realtà essi sono già a “casa nostra”, sempre di più.
Noi pensiamo che siano da cercare con mille strategie e mediazioni lunghe. Ma in realtà sono essi che ci cercano da tempo. I “lontani” sono venuti a cercarci a casa nostra e spesso non ci hanno trovato. In Europa e in una buona parte del mondo occidentale la religiosità vive uno strano paradosso: più la società è detta “secolarizzata” e più cresce l’interesse per i grandi monumenti religiosi che la storia ha disseminato nella nostra geografia.
Le visite ai grandi monasteri, alle cattedrali, alle chiese della grande Tradizione cristiana non cessano di aumentare, e il turismo religioso è uno dei pochi settori che non soffre della crisi. Meno si va “in chiesa”, più si va “nelle chiese”.

domenica 7 settembre 2014

La crisi del desiderio

Dal libro di Armando Matteo una riflessione sulla "crisi" attuale della dimensione adulta.


Amare significa volere che l'altro possa "diventare mondo", possa essere in quanto altro possa perciò apprezzare la propria singolarità all'interno dell'universo, possa avere coscienza di sé e degli altri in modo compiuto e senza timore, possa pronunciare con verità il proprio io. Possa, in sintesi, sviluppare un proprio desiderio.
Questo è il punto oggi maggiormente in crisi.
Nessuno può accendere e accedere ad un desiderio proprio, ad un proprio coinvolgimento intimo e generoso nel mondo, se prima non abbia avuta accesso alla propria strutturale dimensione di "mancanza".
Non ci siamo dati la vita, la lingua, la cultura, il nome, la famiglia, il corpo, il carattere che pure ci contraddistinguono in maniera infallibile. Viviamo perciò sempre in permanente dialogo con l'altro da noi che è tuttavia in noi, ed è proprio in questo dialogo che alimenta la vita.
Noi umani non siamo un tutto pieno. Una larga porosità ci costituisce e ci mantiene in essere. Una profonda mancanza ci segna dall'inizio e fino alla fine.

giovedì 3 luglio 2014

Messaggio alla Chiesa e al Paese

L'impegno dell'A.C. all'indomani della XV assemblea

In un video, proposto durante il Consiglio Diocesano dello scorso 21 giugno, il messaggio che i partecipanti alla XV assemblea nazionale dei primi di maggio 2014 hanno voluto rivolgere alla Chiesa e al Paese per ribadire l'impegno dell'associazione ad essere protagonista nella Chiesa e presenza creativa nella costruzione di un mondo migliore.

domenica 25 maggio 2014

La famiglia oggi

Un incontro pubblico proposto dall'AC parrocchiale di Santa Croce


Martedì 27 maggio, alle ore 21,15, l'Azione Cattolica della parrocchia di Santa Croce organizza, in occasione della festa parrocchiale dell'Ascensione, un incontro pubblico sul tema della famiglia a partire dal noto film di Terrence Malick "The three of life".
Non si tratta di un cineforum nè di un incontro-dibattito ma di un'occasione per riflettere in modo gradevole, ma non per questo meno profondo, sul valore della famiglia, proprio all'indomani della tornata elettorale europea che vede il tema della famiglia come uno di quelli "caldi" soprattutto per i credenti chiamati al voto ed affatto agevolati da una campagna elettorale ben poco di aiuto per discernere i reali progetti per il futuro di questo continente.
Anche in questo caso ci siamo lasciati aiutare dal prof. Stefano D'Amico che ha predisposto una scheda di lettura del film.
Ancora una volta un film che parla di Dio e.... vince premi prestigiosi (Festival di Cannes). Un film complesso, che affronta altri temi: la vita, la sofferenza, la morte, la famiglia, l'educazione, la mentalità del mondo moderno, la ricerca di senso, l'aldilà. Protagonista è Jack, affermato uomo di mezza età, cresciuto in una famiglia di ceto medio rigorosamente cattolica. In piena crisi esistenziale, ripensa alla sua famiglia cercando un senso all'esistenza ... (continua a leggere)

giovedì 8 maggio 2014

giovedì 17 aprile 2014

Può Dio soffrire?

Una meditazione di mons. Bruno Forte per il Venerdì Santo


Alle soglie della Pasqua di resurrezione torniamo, ogni anno, a sorprenderci difronte l'immagine del Cristo sofferente sulla croce, lo scandalo di ieri, oggi e sempre...
Prendiamo a prestito la sapienza di mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, che ha messo a disposizione una profonda meditazione proprio su questo tema.

Vorrei aiutare la contemplazione del volto del Dio sofferente - il Padre/Madre dell’amore della tradizione biblica -, ponendomi in ascolto della Sua rivelazione in tre tappe, tese a scrutare rispettivamente il volto del Dio d’Israele, il volto del Dio di Gesù e quello del Dio della Chiesa. 

lunedì 7 aprile 2014

Felici di conoscerTi!

Conclusi gli esercizi spirituali per giovani e adulti 2014


Al termine della bella esperienza di spiritualità e formazione personale svoltasi alla Domus Sant'Elena di Avanale di Cingoli, pensando di fare cosa gradita a quanti non sono riusciti comunque a partecipare, pubblichiamo, insieme con gli altri materiali utilizzati anche le intensissime meditazioni proposte da don Ugo Ughi, già viceassistente generale dell'Azione Cattolica ed ora consulente ecclesiastico della Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali, sul tema delle beatitudini.
Scarica tutti i materiali:

giovedì 3 aprile 2014

La politica come forma alta di carità


Una meditazione di mons. Ugo Ughi sull'impegno per il bene comune


Mentre l'associazione si appresta a vivere gli ormai tradizionali appuntamenti di Quaresima degli esercizi spirituali e dei ritiri per le diverse fasce di età, ed in vista dell'ormai prossima tornata elettorale delle amministrative in molte delle città della nostra diocesi, pubblichiamo una bella riflessione sul tema dell'impegno per il bene comune di mons. Ugo Ughi, che guiderà gli esercizi per gli adulti alla casa Sant'Elena di Avenale di Cingoli dal 4 al 6 aprile 2014, da leggere e meditare.
(Testo biblico: Lc 1,46-55) È il cantico che caratterizza la preghiera della sera, quando si rende grazie a Dio per il dono della giornata con tutto quello che di buono, di bello e di costruttivo l’ha arricchita. È la preghiera liturgica della comunità cristiana e, perciò, di ogni suo membro.
Continua a leggere ...

martedì 18 marzo 2014

La veste adeguata

La 4^ scheda di approfondimento per la formazione di adulti e giovani.

Grazie alla competenza e professionalità del prof. Stefano D'Amico, pubblichiamo la quarta scheda di approfondimento per la formazione di giovani ed adulti sul tema della Giustizia.

Hans Holbein il giovane "Gli Ambasciatori"
Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l'abito nuziale, gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senza l'abito nuziale? E quello ammutolì. (Mt 22, 11-12).
Lo sappiamo tutti che l'abito non fa il monaco. Le apparenze non ci devono ingannare. Ma ci sono occasioni in cui l'abito adeguato, quello giusto-al posto giusto-nel momento giusto è molto importante e non per questioni estetiche. Me lo hanno insegnato i miei vecchi: per tutta la settimana vestiti con gli abiti da lavoro, i pantaloni rattoppati di mio nonno contadino e la tuta sporca di grasso di mio padre operaio, simboli di una vita povera (ma non misera) e di duro lavoro. Ma la domenica si mettevano il vestito della festa, con la cravatta, il fazzoletto e le scarpe lucide - e a me sembravano Gran Signori - e andavano a messa in città e poi a fare due chiacchierare in piazza con il vestito buono a dirsi e a dire a tutti che anche loro erano Uomini, con la dignità, l'onore e la coscienza a posto di chi sapeva quale posto e ruolo occupavano nel mondo.

domenica 16 marzo 2014

La lectio divina del 9 marzo

La riflessione del vescovo Claudio all'Abbadia di Fiastra

Per chi non ha potuto partecipare ecco la lectio divina del 9 marzo scorso.

mercoledì 12 marzo 2014

Un anno con papa Francesco

Il 13 marzo un anno di magistero
di Simone Baroncia


Fratelli e sorelle buonasera, voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un vescovo a Roma e sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo alla fine del mondo...ma siamo qui”. Sono queste le prime parole, pronunciate il 13 marzo 2013, del primo Papa Francesco della storia della Chiesa cattolica, Jorge Mario Bergoglio, argentino, 76 anni, gesuita, 266^ Pontefice.
Tanti avvenimenti e tanti discorsi, spesso a braccio, che hanno costretto molti giornalisti a vere ‘acrobazie’ linguistiche, ma anche una nuova vitalità per la Chiesa, come il discorso pronunciato al Celam (Conferenza episcopale latino americana), durante la Giornata Mondiale della Gioventù, svoltasi nel luglio scorso in Brasile. Esso conteneva i principi del suo ‘mandato’ papale, in cui auspicava un rinnovamento interno della Chiesa in dialogo con il mondo per una pastorale della misericordia, perché la Chiesa non è una ONG.

venerdì 7 marzo 2014

Mia madre Chiesa risolverà tutto.

Dal blog di Costanza Miriano "rubiamo" una bella riflessione sull'amore.
(fonte "Il Foglio" del 6 marzo 2013)


Credo che sia ormai ufficiale: non sarò mai una vaticanista. Ci sono realtà con cui uno deve fare i conti. Eppure era il mio sogno. D’altra parte anche atletica leggera l’ ho cominciata perché ero innamorata di Sara Simeoni, ma poi ho scoperto che l’asticella mi metteva l’ansia e mi tuffavo sul tappetone passandoci sotto. In compenso ero bravissima nel riscaldamento (ho ripiegato sul mezzofondo).
Volevo fare la vaticanista, ma sono troppo figlia della Chiesa per essere in grado di leggerne in filigrana movimenti interni, fila politiche, correnti. Aspetto con abbandono filiale le sue decisioni, e mi godo enormemente il privilegio di avere una madre tanto esperta, intelligente, prudente. Credo che la Chiesa raccolga le migliori intelligenze del nostro tempo, credo che credere affini il logos e scolpisca come con uno scalpello l’intelligenza dell’uomo.
Non ho paura del sinodo, so che è un cammino. So che ha sempre avuto questo metodo di lavoro – partire dalle istanze del reale per rispondere. So che i questionari si sono sempre fatti, i lineamenta sono le domande preliminari, non le risposte. Quello che è cambiato in questo caso è semmai la pubblicità e la risonanza, di cui forse non è sempre consapevole, paradossalmente, il Papa comunicatore, quello della copertina di Time.

sabato 22 febbraio 2014

Luigi Rocchi: "amo la vita quindi accetto la croce!"

"Sciocchi, non vi accorgete di essere felici?"
di Simone Baroncia

Luigi Rocchi, nasce a Roma il 19 Febbraio 1932 muore a Macerata il 26 Marzo 1979 all'età di 47 anni, dopo averne passati 28 immobile mani e piedi, in un letto, colpito da distrofia muscolare progressiva. 
Il primo a ribellarsi è lui, che attraversa tutte le fasi della difficile convivenza con la malattia: tristezza prima, crisi esistenziale poi, cui si aggiunge una crisi di fede e una ribellione fino all’orlo della disperazione. A salvarlo in extremis, dice lui, è la frase ‘Luigino, Gesù ti ama’, che la mamma, come una cantilena, gli ripete da quando è piccolo, tanto più vera se si considera il cammino di fede che questa donna semplice ha dovuto compiere per arrivare ad accettare la malattia del figlio ed a tenerselo in casa, contrariamente all’abitudine dell’epoca di ricoverarlo in qualche istituto. 
Attingendo a quanto l’Azione Cattolica gli ha trasmesso in adolescenza ed alla preghiera che diventa il respiro della sua giornata, arriva alla conclusione che ‘quando si è una candela che si consuma si può scegliere di ardere in cantina o su un altare’. 
E’ in corso a Roma la causa di Beatificazione. Riportiamo un suo breve articolo scritto per il ‘Messaggero di Sant’Antonio’ il 25 ottobre 1975; un estratto dell’omelia della messa celebrata da mons. Claudio Giuliodori il 30 marzo del 2009 (trentennale della morte).

lunedì 17 febbraio 2014

La presenza dei cristiani nella società

La via laicale alla santità di Giuseppe Lazzati
di Simone Baroncia

Giuseppe Lazzati (1909-1986) potrebbe essere ricordato per molte ragioni: per i suoi contributi di studioso del cristianesimo antico, per l’impegno in Azione Cattolica che lo porta ad anticipare di trent’anni quella che sarà poi chiamata la "scelta religiosa" dell’AC, per la stagione di partecipazione diretta alla politica come deputato alla Costituente e poi al Parlamento, per il ruolo svolto come Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. 
Pur non essendo un teologo, Lazzati ha elaborato una sorta di via laicale alla santità. Già nel 1936, egli intende l’apostolato di AC come robustamente radicato nella realtà storica: si tratta di ‘portare Cristo alle masse’, non bisogna chiudersi nel bacino di utenza tradizionale, quello dei fedeli praticanti, ma aprirsi ‘agli uomini di campagna e di città, abitatori delle umili case e di grandi palazzi, lavoratori dei campi e operai, uomini di studio e di commercio, infelici per i quali non brillò la luce della verità, schiavi delle tenebre pagane’. 
Papa Francesco, il 5 luglio 2013 ha autorizzato la pubblicazione del decreto con il quale si riconosce che ‘Giuseppe Lazzati, Laico consacrato’ ha vissuto in modo singolare tutte le virtù cristiane e, pertanto, può essere usato per lui il titolo di Venerabile. Riportiamo brevi riferimenti di alcuni suoi scritti sulla santità.

venerdì 14 febbraio 2014

"In voi posso confidare"

Le prime parole del beato Giovanni Paolo II all'A.C.
di Simone Baroncia

Karol Józef Wojtyła, eletto Papa il 16 ottobre 1978, nacque a Wadowice, città a 50 km da Cracovia, il 18 maggio 1920. Era il secondo dei due figli di Karol Wojtyła e di Emilia Kaczorowska, che morì nel 1929. A partire dal 1942, sentendosi chiamato al sacerdozio, frequentò i corsi di formazione del seminario maggiore clandestino di Cracovia, diretto dall’Arcivescovo di Cracovia, il Cardinale Adam Stefan Sapieha. Nel contempo, fu uno dei promotori del ‘Teatro Rapsodico’, anch’esso clandestino. Il 13 gennaio 1964 fu nominato Arcivescovo di Cracovia da Paolo VI che lo creò Cardinale il 26 giugno 1967. E’ stato eletto Papa il 16 ottobre 1978. In seguito alla causa di beatificazione, il 1º maggio 2011 è stato proclamato beato dal suo immediato successore Benedetto XVI; il 30 settembre 2013 viene comunicato che verrà proclamato santo il 27 aprile 2014, insieme al predecessore Giovanni XXIII.
Uno delle prime udienze di papa Giovanni Paolo II è riservata all’Azione Cattolica, a pochi mesi dalla sua elezione, il 30 dicembre 1978: “Sorelle e fratelli carissimi! Una grande, paterna letizia pervade il mio cuore nel ricevervi oggi per la prima volta nell’atmosfera così suggestiva e toccante del Natale…

Il posto dell’Azione Cattolica nella Chiesa

Il ruolo dell'A.C. nel magistero di Giovanni XXIII
di Simone Baroncia

Papa Giovanni XXIII nacque a Sotto il Monte, in provincia di Bergamo, il 25 novembre 1881, primo figlio maschio di Marianna Mazzola e di Giovanni Battista Roncalli. Il 13 luglio 1904 conseguì il dottorato in teologia… L’elezione, il 28 ottobre 1958, del settantasettenne Cardinale Roncalli a Successore di Pio XII rivelò uno stile che rifletteva la sua personalità umana e sacerdotale, rappresentato dal Concilio Vaticano II, il cui annuncio fu dato nella basilica di S. Paolo il 25 aprile 1959… Papa Giovanni XXIII fu dichiarato beato da Papa Giovanni Paolo II il 3 settembre 2000. Il 5 luglio 2013 Papa Francesco ha firmato il decreto per la canonizzazione di Giovanni XXIII che avverrà il 27 aprile 2014…
Il 10 gennaio 1960 papa Giovanni XXIII diede udienza alla Gioventù Femminile Romana di Azione Cattolica per il quarantennale della sua costituzione: “Nella Nostra città e diocesi di Bergamo eravamo stati per l'innanzi molto bene occupati nella fondazione della Unione Donne, nell'avviamento dei primi Circoli femminili e nella Sezione Sociale della Giunta Diocesana. LasciateCi confidare, con quella commozione che potete immaginare, che di questo ministero, di cui fummo sempre tanto e tanto contenti, Noi siamo debitori al Nostro grande Vescovo, Monsignor Giacomo Maria Radini Tedeschi, meritamente chiamato ‘Araldo dell'Azione Cattolica’, e ad alcuni bravi e buoni laici, il cui ricordo ancora Ci intenerisce.

lunedì 10 febbraio 2014

Chiamati a dare esempio di comunione

L'invito del card. Ballestrero alla corresponsabilità
di Simone Baroncia

La Conferenza episcopale del Piemonte ha deciso di iniziare l'iter per la causa di beatificazione del cardinale Anastasio Ballestrero, carmelitano, già arcivescovo di Torino e presidente della Cei dal 1979 al 1985: “Con gioia, in modo plebiscitario c’è l’annuncio dell’avvio dell’inchiesta diocesana per la causa di beatificazione-canonizzazione del card. Anastasio Ballestrero e di Suor Maria Carola del Cottolengo”. 
Nato a Genova il 3 ottobre 1913, entrato giovanissimo nell'ordine dei carmelitani, Ballestrero è stato a lungo una figura centrale nella vita della Chiesa italiana. Preposito generale dei carmelitani scalzi per due mandati, partecipò come perito al Concilio Vaticano II. Paolo VI lo nominò nel 1973 come arcivescovo di Bari e poi nel 1977 lo trasferì alla guida della Chiesa di Torino, proprio mentre la città viveva la stagione difficilissima degli Anni di piombo. 
Da presidente della Cei guidò la riflessione che nel 1981 portò al documento "La Chiesa italiana e le prospettive del Paese" e il cammino che portò al Convegno ecclesiale di Loreto nel 1985 intorno al tema "Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini". 
Lasciata la guida dell'arcidiocesi di Torino nel 1989, morì il 21 giugno 1998. Da11'8 all'11 dicembre 1983 l'Azione Cattolica Italiana ha celebrato in Roma la V Assemblea Nazionale, per il rinnovo del Consiglio e l’elaborazione del programma di formazione e di attività apostolica. A sostegno ed orientamento di tale impegno il Cardinale Presidente della C.E. I., Card. Anastasio A. Ballestrero, indirizzò il giorno 11 febbraio 1984 all'Assistente Ecclesiastico Generale dell'A.C.I., Mons. Fiorino Tagliaferri, la lettera che pubblichiamo di seguito.

mercoledì 5 febbraio 2014

L'Azione Cattolica nel cuore

Il card. Pironio all'assemblea costitutiva della FIAC del 8 novembre 1991.
di Simone Baroncia

Eduardo Francisco Pironio (Nueve de Julio, 3 dicembre 1920 – Roma, 5 febbraio 1998) nel 1974 fu invitato da Paolo VI a predicare gli esercizi spirituali alla Curia Romana.
Nel 1984 fu nominato da Giovanni Paolo II presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, dove tra l’altro collaborò a ideare le Giornate mondiali della gioventù.
Il 23 giugno 2006 il cardinale Camillo Ruini, vicario del papa per la diocesi di Roma, ha aperto la fase diocesana del suo processo di beatificazione.
Nel suo testamento spirituale il cardinale Pironio scrisse: "Magnificat! Rendo grazie a Dio per aver potuto consumare le mie povere forze e talenti nella dedizione ai carissimi laici, l'amicizia e la testimonianza dei quali mi hanno arricchito spiritualmente. Ho amato molto l’Azione Cattolica…".
Riportiamo di seguito le riflessioni del cardinale all'assemblea costitutiva FIAC del 8 novembre 1991 quale presidente del Pontificio Consiglio per i Laici:

Il servizio è la gioia

Il discorso di Vittorio Bachelet alla II assemblea. 
di Simone Baroncia 

Vittorio Bachelet (Roma, 20 febbraio 1926 – Roma, 12 febbraio 1980) è stato un giurista e politico italiano, fu assassinato dalle Brigate Rosse. 
Ultimo dei nove figli di Giovanni, ufficiale dell'esercito, e di Maria Bosio, ancora bambino si iscrive all'Azione Cattolica, presso il circolo parrocchiale di S. Antonio di Savena di Bologna, dove allora vive la sua famiglia. Non abbandona mai la militanza nell'Azione Cattolica e ne diviene uno dei principali dirigenti nazionali. Papa Giovanni XXIII nel 1959 lo nomina vicepresidente nazionale e nel 1964 Paolo VI lo nomina Presidente Generale per la prima volta (verrà riconfermato anche per i due mandati successivi, fino al 1973; per l'ultimo mandato è eletto dal Consiglio Nazionale e non più nominato dal Papa, secondo il nuovo statuto che proprio Paolo VI ha incoraggiato e approvato nel 1969). 
Di seguito riportiamo il conclusivo di Vittorio Bachelet alla seconda Assemblea nazionale dell'ACI (Roma, 20-23 settembre 1973).