Procede la causa di beatificazione di Luigi Rocchi.
di Simone Baroncia
“La nostra fede nasce da un ‘vuoto’: il ‘vuoto’ del sepolcro di Gesù, un ‘vuoto’ che riempie la nostra vita. Un mio amico ‘gran ragionatore’ mi scherniva che la mia fede poggia su di un ‘vuoto’.
‘E dentro quel vuoto che cadrete voi che avete fede. Il nulla è la vera fede’. Nichilista anzi che no... sano e libero e più sfortunato di me, che sono come un baccalà. Allora ho avuto paura della mia fede: è una grande responsabilità averla. Sentire questa responsabilità credo che sia il vero senso della Pasqua. Rendersi credibili non è facile e non ci aiuta il passato della Chiesa, che per tanto tempo è vissuta giocandosi la credibilità. Ecco il nostro impegno: rendere credibile la Chiesa che siamo noi, diventando ‘servitori’ di una umanità che ha un terribile bisogno di Amore, di Giustizia e di Libertà vera, che consiste nel capire che solo l’Amore ci fa liberi. Cristo è questa libertà. Oggi ci sono tanti cristiani per questo o per quello, io direi che si deve essere cristiani per Cristo e il resto verrà da sé”.
Così scriveva Luigi Rocchi, il tolentinate colpito da distrofia muscolare progressiva che non accettava la propria condizione di disabilità; anzi ...
all’inizio impreca contro questa sua sorte e si paragona ad un condannato a morte in attesa dell’ora dell’esecuzione, di cui il 26 marzo ricorrono 34 anni dalla morte. Poi, invece, alcuni eventi misteriosi lo riavvicinano al ‘buon Dio’ nelle cui mani paterne egli decide di affidarsi totalmente. Grazie a questa fede recuperata egli si trasforma in ‘uomo per gli altri’; con la corrispondenza, con gli articoli sul ‘Messaggero di S. Antonio’ di Padova, con gli interventi su radio locali egli riesce ad incoraggiare gli incerti, a consolare i sofferenti, a dare uno scopo alla vita di chi è in crisi. Poco dopo la sua morte il vescovo della diocesi di Macerata, mons. Tarcisio Carboni, apre la causa di beatificazione, in seguito alla quale verrà pubblicata la ‘Positio’ (un volume di circa 800 pagine, in cui è stata dettagliatamente ricostruita la vita materiale e spirituale del Servo di Dio desumendola dalle deposizioni di oltre ottanta testimoni e dall’analisi di tutti i suoi scritti).
all’inizio impreca contro questa sua sorte e si paragona ad un condannato a morte in attesa dell’ora dell’esecuzione, di cui il 26 marzo ricorrono 34 anni dalla morte. Poi, invece, alcuni eventi misteriosi lo riavvicinano al ‘buon Dio’ nelle cui mani paterne egli decide di affidarsi totalmente. Grazie a questa fede recuperata egli si trasforma in ‘uomo per gli altri’; con la corrispondenza, con gli articoli sul ‘Messaggero di S. Antonio’ di Padova, con gli interventi su radio locali egli riesce ad incoraggiare gli incerti, a consolare i sofferenti, a dare uno scopo alla vita di chi è in crisi. Poco dopo la sua morte il vescovo della diocesi di Macerata, mons. Tarcisio Carboni, apre la causa di beatificazione, in seguito alla quale verrà pubblicata la ‘Positio’ (un volume di circa 800 pagine, in cui è stata dettagliatamente ricostruita la vita materiale e spirituale del Servo di Dio desumendola dalle deposizioni di oltre ottanta testimoni e dall’analisi di tutti i suoi scritti).
Ora questo volume è stato consegnato a nove teologi della Curia romana che avranno tempo sette mesi per esprimere un ponderato giudizio circa l’eroicità delle virtù cristiane vissute da Luigi Rocchi. Se la valutazione sarà positiva per almeno sei di essi, la causa di beatificazione sarà consegnata a 15 cardinali per un parere definitivo da trasmettere al Santo Padre. C’è quindi la speranza che entro il corrente anno possa essere dato l’annuncio della venerabilità di Luigino Rocchi. Intanto il postulatore della causa di beatificazione, don Rino Ramaccioni che ebbe in amicizia il Servo di Dio, ha pubblicato un agile volumetto dal titolo ‘Il card. Tonini e Luigi Rocchi’ in cui il porporato parla della sua conoscenza e frequentazione con il Servo di Dio: ‘una creatura illuminata di dentro, una creatura in cui il Signore ha preso alloggio e dove il Signore opera alla maniera Sua’. E’ stato edito anche un minuscolo vademecum con brevi pensieri ed aforismi di Luigi Rocchi sulla propria mamma Maria e sulla Madonna: un ausilio alla meditazione e alla preghiera.
Il card. Tonini così ricorda il suo primo incontro con Rocchi: “Ho conosciuto Luigino Rocchi molto, molto bene. Ma dire che l’ho conosciuto è poca cosa, perché Luigino è entrato nella mia anima, un po’ come un figlio con sua madre. Andavo a trovarlo non per una qualche inchiesta, ma per rovesciare il mio pensiero, i miei stati d’animo, per rimettere la mia conoscenza in condizione di limpidezza e serenità davanti al Signore… Era troppo evidente che il Signore si era collocato dentro di lui. Lo aiutava, lo illuminava, lo guidava. Per cui incontrarlo voleva dire, poi, partirsene, ma rinnovati nel tuo mondo intimo”. Entrambe le pubblicazioni sono consultabili sul sito www.luigirocchi.it, molto frequentato in Italia ed anche all’estero soprattutto in Spagna, Brasile e Filippine, nazioni dalle quali pervengono molte richieste di ulteriori notizie.
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