lunedì 24 giugno 2013

Dalla sagrestia a Gerico, cinguettatelo sui tetti.

Pubblicata la registrazione dell'intervento di don Dino Pirri


Per chi se l'ha perso ecco il video della registrazione della bellissima serata del 22 maggio scorso alla domus San Giuliano con Vincenzo Varagona e don Dino Pirri a conversare sull'ultimo libro dell'assistente nazionale dell'ACR "Cinguettatelo sui tetti. Il vangelo di Marco su twitter". Un grazie speciale a Daniele Alimenti e agli amici dei Figli della Luce per la collaborazione e la disponibilità.

lunedì 17 giugno 2013

A scuola di santità: Odoardo Focherini.

Intervista a Rodolfo Focherini, figlio del nuovo beato.
di Simone Baroncia

Sabato 15 giugno a Carpi è stato proclamato ‘beato’ Odoardo Focherini. Nato il 6 giugno 1907, cresce nella realtà ecclesiale carpigiana e dentro l’Azione cattolica, che lo forma ad una spiritualità solida e senza crucci, priva di esibizionismo; l’attenzione agli ultimi, l’amore concreto e solidale per il prossimo lo spingono a inserirsi pienamente nella realtà ecclesiale e civile del suo tempo. Nel 1930 sposa Maria Marchesi: tra il 1931 e il 1943 nascono sette figli: Olga (deceduta nel 2007), Maddalena, Attilio (deceduto nel 1946 a 11 anni), Rodolfo (che mi ha concesso questa intervista), Gianna, Carla, Paola. Nel 1936 diventa presidente dell’Azione Cattolica Diocesana. Tra il 1929 e il 1942 Odoardo Focherini è regista e cronista di importanti avvenimenti diocesani, i Congressi Eucaristici, che segnano profondamente la vita religiosa e sociale del tempo. Nel 1939 assume l’incarico di amministratore delegato del quotidiano cattolico L’Avvenire d’Italia, con sede a Bologna. Nel 1942 comincia l’attività di Odoardo Focherini a favore degli ebrei.
Nel marzo del 1944, presso l’ospedale di Carpi, Odoardo è arrestato dalle SS mentre cerca di organizzare la fuga di Enrico Donati, l’ultimo ebreo che riesce a salvare e trasportato al campo di Gries (Bolzano); da Gries è deportato in Germania, nel campo di Flossenburg e poi nel sottocampo di Hersbrück, dove muore a 37 anni il 27 dicembre 1944, dopo aver salvato 105 ebrei dalla deportazione nei lager. Ad assisterlo nei momenti estremi Teresio Olivelli (del quale pure è stata avviata la causa di beatificazione e che Odoardo aveva salvato da morte certa, sfamandolo di nascosto, ovviamente togliendosi il pane di bocca). Solo a guerra ultimata, il 6 giugno del 1945, la triste notizia arriva a Maria. Da quel giorno in poi le attestazioni di stima non si sono mai fermate. Tra i vari riconoscimenti ricevuti, la Medaglia d’oro delle Comunità Israelitiche italiane (Milano, 1955) e il titolo di Giusto fra le Nazioni (Gerusalemme, 1969), la Medaglia d’oro della Repubblica Italiana al Merito Civile alla memoria (2007). Il processo di beatificazione era iniziato nel 1996.
(Leggi l'intervista a Rodolfo Focherini, figlio del beato)