domenica 7 settembre 2014

La crisi del desiderio

Dal libro di Armando Matteo una riflessione sulla "crisi" attuale della dimensione adulta.


Amare significa volere che l'altro possa "diventare mondo", possa essere in quanto altro possa perciò apprezzare la propria singolarità all'interno dell'universo, possa avere coscienza di sé e degli altri in modo compiuto e senza timore, possa pronunciare con verità il proprio io. Possa, in sintesi, sviluppare un proprio desiderio.
Questo è il punto oggi maggiormente in crisi.
Nessuno può accendere e accedere ad un desiderio proprio, ad un proprio coinvolgimento intimo e generoso nel mondo, se prima non abbia avuta accesso alla propria strutturale dimensione di "mancanza".
Non ci siamo dati la vita, la lingua, la cultura, il nome, la famiglia, il corpo, il carattere che pure ci contraddistinguono in maniera infallibile. Viviamo perciò sempre in permanente dialogo con l'altro da noi che è tuttavia in noi, ed è proprio in questo dialogo che alimenta la vita.
Noi umani non siamo un tutto pieno. Una larga porosità ci costituisce e ci mantiene in essere. Una profonda mancanza ci segna dall'inizio e fino alla fine.